Oggi non ho niente da fare

15/05/2009

Vi segnalo questo blog che credo sia interessante ai fini di questa associazione http://parliamoci.wordpress.com


Sognare i luoghi comuni

21/04/2009

Domenica Joy mi ha raccontato del viaggio in Romania e di come lo sforzo iniziale del gruppo si sia giocato sulla volontà di superare la paura. Una sensazione naturale e indistinta, in cerca di “giustificazioni”: ad esempio l’essere visti come diversi e “benestanti” diventa paura di essere derubati o aggrediti.

Poi Joy va a parlare di un’altra cosa: del degrado come colpo all’occhio, forse anche allo stomaco. Ad esempio, della spazzatura per le strade, dei bambini che sniffano colla. Un degrado che non è solo fisico – direbbe il buon vecchio Cofferati.

Mi viene da chiedere: dove è andata a finire la paura di cui parlava Joy solo un attimo prima? Nella superficie delle cose, nell’estetica, nelle apparenze.

Da quello che ho potuto capire anche i rumeni hanno un po’ paura dei rom.

Zingaro: in assoluto la parola meno impersonale del nostro vocabolario, che a pronunciarla ti trascini dietro quel colore, quell’odore, quel film di Kusturica, quella faccia che hai visto sull’autobus.

La parola “zingaro” è un grandissimo luogo comune parlato da tutti. Non importa se davvero esistano. La stessa logica paradossale la ritrovo nel racconto di Franzo, che descrive certi palazzi kitsch edificati “sul nulla” e ispirati all’originaria architettura dell’India, da cui appunto provengono i rom. Nessuno sa dire con certezza quale sia il confine tra realtà e fantasticazione che ha ispirato quelle costruzioni.

Come si fa a immaginare una cosa senza averla vista? Nei sogni lo facciamo spesso, o meglio l’inconscio rappresenta qualcosa, riutilizzando i luoghi comuni in cui viviamo.

Guarda caso, dopo il racconto di Joy, mi sono letteralmente ritrovata catapultata nello stereotipo.

Ho sognato di stare in Romania, c’era un grande campo color marrone in cui alla rinfusa si trovavano buste di plastica azzurre e molta immondizia. Il problema era come pulire, come smaltire i rifiuti. Poi sono entrata in un bar in cerca di non so cosa e ho trovato un uomo talmente ubriaco che si è messo a pisciare davanti al bancone. Questo particolare splatter non ve lo potevo risparmiare ma la smetto, che mi sembra di essere l’inedito caso clinico di Freud.